Riferendosi al regolamento, il presidente del Comitato Organizzatore della CMG, Giancarlo Timballo, ha esordito: “Qualche piccolo aggiustamento è stato fatto per rendere sempre più interessante la gara. Abbiamo cambiato il nome da mignon a snack per l’elaborato da presentare nella prova dedicata al cioccolato Valrhona. Si tratta di eseguire un manufatto di 50 g di peso (la mignon era di 40 g), così da renderlo più vicino alla tipologia degli snack in commercio. Abbiamo poi sdoppiato la prova del Mistery Box, test che consideriamo il più importante: con questa gara possiamo capire se i partecipanti siano in grado di sviluppare una ricetta ben bilanciata in pochi minuti. E chiediamo due gelati: uno con i prodotti delle varie aziende all’interno della box e uno con l’abbinamento di frutta Capfruit, con un ingrediente da scegliere tra le erbe officinali, spezie e verdure a disposizione”.
Alle domande della redazione di “Pasticceria Internazionale” Timballo ha così risposto.
Qual è il suo parere sulle squadre?
Sono tutte di alto livello. Anche dalla selezione in America Latina ne sono uscite due, Messico e Colombia, veramente interessanti. La Spagna è preparatissima, la Francia non si discute. Sarà una gara dura e spettacolare. Tra le nuove nazioni ci sarà l’Ucraina e la Colombia, che schiererà una ragazza giovane, ma molto esperta. Quanto al ricambio, è una costante, e, facendole selezioni, siamo sicuri di avere nuove squadre sempre più competitive.
Come viene percepita questa gara in Italia e all’estero?
L’interesse è crescente, lo percepiamo attraverso le selezioni alle quali siamo sempre presenti. Questo è il vero futuro della competizione: il fatto che venga percepita come un punto di arrivo per i grandi professionisti nel mondo.
Quanto si riesce a portare in gelateria delle idee presentate?
La CMG è da considerarsi come l’alta moda del gelato e, per questo, esprime i massimi valori in campo. Spesso gli elaborati sembrano di difficile realizzazione, ma sono esempi di come si possa sviluppare in senso decorativo e non solo il nostro lavoro. Noi gelatieri siamo ancora in cerca dell’estetica del prodotto, spesso non ci rendiamo conto delle numerose opportunità che si possono avere. Questa è una vetrina importante per aprire la mente, cogliere spunti, porsi nuovi obiettivi.