Anche due, tazze di caffè, meglio se espresso. Sono quelle che consuma un italiano su due ogni giorno, al bar, ma anche a casa, visto che cresce sempre il settore cialde e capsule. Dati che sono la base del confronto e della discussione della 39ª edizione di Tirreno C.T., la fiera dell’ospitalità che, insieme a Balnearia, ha avuto luogo in febbraio a Carrara Fiere. Un settore che non teme la crisi quello del caffè e che vede l’Italia tra le principali nazioni a produrre e commercializzare sia la materia prima lavorata che la tecnologia per le macchine, per bar e per uso domestico.
Chi consuma caffè espresso beve principalmente 1 o 2 tazzine al giorno e preferisce la mattina come momento di consumo: il 77% lo fa tutti i giorni appena sveglio. Il 58% lo fa per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata. E lo fa anche per il gusto ed in parte per abitudine, optando per una modalità di consumo “multi-luogo”, in primis i bar, oltre al posto di lavoro (fonte: Coffee Monitor Nomisma, 2018).
Vito Campanelli, personal bar trainer, a Tirreno C.T. con EsseCaffè, spiega quali sono le quattro regole basilari per fare un buon caffè:
- ottima miscela di prodotto
- una macchina macina dosatore
- una macchina con un buon brevetto e che sia manutenuta
- la professionalità del barman.
“Quello su cui occorre lavorare – specifica Campanelli – è la formazione, perché quella del barista è una professione riconosciuta in tutto il mondo, non è un caso che anche all’estero chi fa caffè viene proprio chiamato così, “barista”, un vero e proprio brand Made in Italy”.