La 2ª edizione di “San Gennà…Un Dolce per San Gennaro” ha visto trionfare Raffaele Barresi, della Pasticceria Capparelli di Napoli, con il dolce “Stai Sciolto”, composto da un pan di Spagna al profumo di limoni di Sorrento, lavorato con un mix di farina Caputo 00, farina di mandorle e farina di nocciole, e in cui una confettura di fragole e una glassa al cioccolato al gusto di fragola fanno riferimento al sangue del Santo.
La migliore torta e monoporzione ispirate a San Gennaro verranno premiate l'8 luglio, al Roof Garden Terrazza Angiò del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo
Confettura di ciliegie Areca, la gustosa “pellecchiella”, albicocca tipica del Vesuvio, e il limone IGP di Sorrento. Gli elementi come da regolamento c’erano tutti: il rosso a simboleggiare il prodigio del sangue del Santo Patrono e prodotti IGP e DOP campani, per una torta pensata per i devoti napoletani e non solo.
Vince il concorso Un dolce per San Gennaro l’accademico Ampi Salvatore Gabbiano, della pasticceria Gabbiano Dulcis di Pompei (Na). A premiarlo Santa Di Salvo de Il Mattino e Alfonso Di Leva, responsabile Ansa di Napoli, il presidente di giuria Luigi Biasetto e l’assessore alla cultura e al turismo della città Nino Daniele.
È il patrono principale di Napoli, le due antichissime ampolle contenenti il suo presunto sangue rappresentano un attributo iconografico tipico del santo, eppure manca un tributo dolciario a san Gennaro. Senza contare il vecchio biscotto, preparato con uova, zucchero, limone, farina e cannella, sbattuto come fosse uno zabaione e cotto al forno a fuoco lento, distribuito un tempo il 19 settembre (ricorrenza) agli ammalati dell'ospedale del rione Sanità.
A due mesi dai tradizionali festeggiamenti, quando durante la solenne cerimonia religiosa i fedeli accorrono per assistere al miracolo della liquefazione del sangue del Santo, Dieffe Comunicazione, di Carmen Davolo e Daniela Marrapese, con il sostegno di Mulino Caputo, presenta il pastry contest “San Gennà - Un dolce per San Gennaro”, in programma il 19 luglio presso Villa Donn’Anna - Palazzo Petrucci, luogo simbolo della città partenopea Napoli affacciato sul Golfo.