Un recente studio pubblicato su Practical Neurology conferma che un consumo moderato di caffè migliora l’attenzione e favorisce la concentrazione
Che scegliate un espresso tradizionale, un caffè shakerato o con ghiaccio, macchiato freddo o caldo, il caffè sarà un valido alleato per combattere la stanchezza in questi ultimi giorni di lavoro prima delle vacanze estive.
Recenti studi evidenziano, infatti, gli effetti positivi del consumo di caffè sulle attività cognitive e dimostrato come la caffeina abbia potenziali effetti benefici nelle situazioni di particolare sforzo mentale.
Uno studio apparso su Practical Neurology ha valutato gli effetti del caffè e della caffeina sulle funzioni cerebrali negli adulti confermando che un’assunzione moderata può aumentare la vigilanza e il benessere, aiutare la concentrazione, migliorare il tono dell’umore. E non solo. Oltre a potenziare l'effetto di farmaci analgesici in cefalea e emicrania, il consumo di caffè è stato associato alla prevenzione del declino cognitivo e alla diminuzione del rischio di sviluppare ictus, malattia di Parkinson e morbo di Alzheimer(1).
Una partnership tra otto organizzazioni di sette differenti Paesi – Germania, Belgio, Spagna, Italia, Colombia, Brasile, Indonesia – ha portato all’attenzione dell’Unione Europea la necessità di offrire alle giovani generazioni nuove possibilità di studio e occupazione nel settore del caffè.
Co-finanziato nell’ambito del programma Erasmus dell’Unione Europea, C.O.F.F.E.E. (Cooperation for Fostering Education and Employability) si svilupperà nell’arco di un anno e mezzo circa, fino a luglio 2017, con l’obiettivo di realizzare diverse esperienze d’istruzione, a livello internazionale e relative all’intera filiera del caffè.