Dal 15 al 17 ottobre, a Recanati, si svolgerà il XXIII Simposio Pubblico dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani
Recanati è stata scelta come palcoscenico del XXIII Simposio Pubblico di AMPI dal nome “M’è dolce”. L'Accademia, che riunisce i migliori professionisti della pasticceria italiana, sarà a Recanati, Pesaro e Senigallia per una tre giorni di presentazioni e degustazioni in onore di Leopardi, Raffaello e Rossini e della loro terra natia, le Marche.
Dal 15 al 17 ottobre prossimo gli Accademici AMPI, come ogni anno, si riuniranno in occasione del Simposio Pubblico, organizzato ormai da 23 anni.
Occasione di confronto all'insegna dell'alta pasticceria di tradizione nazionale, nella sua XXIII edizione il Simposio si terrà quest'anno a Recanati con un programma articolato in degustazioni, show cooking e momenti di riflessione dedicati alla pasticceria e alla professione.
Vi parteciperanno i 69 pasticceri AMPI provenienti da tutt'Italia. “Il Simposio Pubblico promosso da AMPI” - spiega il Presidente Gino Fabbri - “pensiamo possa essere un’ottima iniziativa per tenere accesi i riflettori sulle Marche, oggi bisognosa più che mai di ricevere attenzione dopo il sisma che ha colpito duramente la Regione”.
Si è appena conclusa la tre-giorni Festa a Vico, con la Notte delle Stelle insieme a chef stellati, maestri pizzaioli e un godurioso street food.
La manifestazione ideata dallo chef Gennaro Esposito, **Michelin, è un rito che si ripete ogni anno: un fiume invade le strade di Vico Equense (Na) per la Repubblica del Cibo, oltre 200 chef ospiti di locali e botteghe del centro per dare vita ad una nuova formula di ristorazione. Si mangiano piatti presso il fioraio, il giornalaio e le boutique di abbigliamento...
È l’appuntamento “urbano” più atteso dagli appassionati del buon cibo che credono nel valore della condivisione e della beneficenza. Infatti, i proventi raccolti sono devoluti a favore di cinque progetti sociali.
L'esclusività della Cena di Beneficenza, nella seconda serata, ha coinvolto 200 commensali alla tavola di ben 20 chef che hanno preparato il piatto simbolo delle loro cucine. Insieme con Gennaro Esposito, nomi noti della ristorazione come Bracali, Ceroni, Cerea, Di Costanzo, Elefante, Glowing, Kavcic, Mancino, Marcattilii, Piccini, Pisani e Negrini, i Fratelli Serva e Sposato.
Gli accademici AMPI hanno realizzato il buffet dei dessert offrendo una dolce panoramica del nostro Bel Paese.
Ad inizio marzo, presso CAST Alimenti a Brescia, si è svolto il XXV Simposio Tecnico di Accademia Maestri Pasticceri Italiani, consueto incontro annuale dedicato ad approfondimenti tecnici, valutazioni sensoriali, confronto fra colleghi e sessioni d’esame per l’ingresso di nuovi membri.
Il reportage è pubblicato su "Pasticceria Internazionale" 291.
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Durante l’ultimo Simposio Tecnico, l’Accademia Maestri Pasticceri Italiani ha accolto tre nuovi accademici e istituito una nuova categoria interna alla compagine: i pastry chef da ristorazione.
Premiata la mignon innovativa di Giuseppe Manilia.
Creatività e approfondimento a ritmo serrato hanno caratterizzato la XXV edizione del Simposio Tecnico dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, a Brescia in Cast Alimenti.
Come di consueto, la due-giorni tecnica si snoda tra preparazioni, degustazioni sensoriali, sessioni d’esame e nuove proposte. Si tratta di un incontro importante per l’accademia e per tutto il settore della pasticceria, perché è un’autorevole vetrina annuale sulla pasticceria di abili professionisti provenienti da ogni parte d’Italia, utile a leggere nuove esigenze e tendenze in materia di prodotto e produzione.
Con questa ricetta l'accademico Giuseppe Manilia ha primeggiato su due degni avversari, l’amico accademico Salvatore Gabbiano e Carmen Vecchione, secondi ex equo, vincendo il SantaRosa Conca Festival 2016. Dolce Incontro è composto da un croccante per sfogliate, crema morbida SantaRosa, gelato alla crema con glassa all’amarena, e sul piatto una vellutata calda agli agrumi. Lui stesso ci ha spiegato: "Il mio dolce è frutto di una doppia ricerca. Sono partito dalla scomposizione della SantaRosa ed ho lavorato soprattutto sulle temperature. Volevo che il dolce si potesse degustare con un solo pezzo al cucchiaio, e su tutto era importante il taglio. È questo a regalare l’aspetto più elegante del mio dolce: la glassa lucida si scioglie e regala una crema al sapor di amarena, tipica nella SantaRosa"
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